giovedì 21 aprile 2011

L'assordante silenzio - II parte

Ne avevo già parlato tempo fa:
L'assordante silenzio

In quell'articolo avevo fatto notare che la bufera Wikileaks non aveva portato alla luce alcun documento che potesse far pensare all'inside-job per quanto riguarda l'11 settembre.

Massimo Mazzucco e i suoi adepti da sempre portano avanti l'ipotesi che sia stato proprio il governo USA a far avere ad Assange i documenti che volevano che fossero resi pubblici.

Alla luce di tutto questo mi chiedevo cosa ci avrebbero guadagnato gli USA.
E tuttora me lo chiedo: cosa ci hanno guadagnato a mettere su una sceneggiata di questo tipo?

E me lo chiedo tuttora alla luce di questo nuovo articolo:
WikiLeaks, trasferito il soldato Manning dopo le denunce di violenze in carcere

L'articolo recita così:
Dal luglio 2010, Manning è detenuto in una cella d'isolamento 23 ore su 24, privato di cuscini, lenzuola ed effetti personali. Può fare esercizi solo un'ora al giorno, e non all'aria aperta, ma in una stanza vuota. Manning è anche sottoposto al regime di "prevenzione da lesioni", sorvegliato a vista ogni cinque minuti e costretto a dormire su un letto di metallo, nonostante gli psichiatri dell'esercito abbiano giudicato tali misure non necessarie, e costretto a spogliarsi completamente, ogni sera.

Anche in questo articolo traspare come gli USA facciano ancora una volta la figura dei cattivi.

Quindi la mia domanda prende ancora più forza:
cosa ci avrebbe guadagnato il governo USA a mettere in piedi una sceneggiata del genere?
Io, sia con il senno di prima, sia con il senno del dopo, non vedo alcun beneficio.

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